Un elogio del colore attraverso una tavolozza ricca e meticolosa, una forte sensibilità alla nostra memoria collettiva attraverso riferimenti antichi, paesaggi immaginari Mediterraneo, il cui punto di fuga ci apre nuovi orizzonti. Un’armonia perfetta…
Giovane artista francese, Marion Vallerin ha sempre amato dipingere e disegnare. Dopo aver studiato architettura, il suo percorso professionale lo ha portato a reinventarsi, fino ad oggi dove si dedica interamente alla pittura, che sia su tele, muri, ma soprattutto su seta. “È la tecnica della seta che mi ha permesso di concentrarmi sullo sfondo.
La seta non permette esitazioni o errori, quello che succede, rimarrà e devi accettarlo. Se la mia linea non inizia come voglio io, lo accetto. […]. Spesso il risultato è più vicino a quello che volevo che a quello che il mio schizzo. »
Con un’estetica caratterizzata da colori audaci in tinte piatte e contorni, composizioni e prospettive, i suoi soggetti preferiti attingono all’architettura antica, al paesaggio mediterraneo, culla di antiche civiltà, quella minoica in particolare, di cui ritroviamo i simboli, “dipingere questi paesaggi, questi frammenti dei miei sogni mi permette di ricomporre un orizzonte che mi è familiare ma anche forse di risvegliare in alcune persone questa memoria collettiva sepolta“, integrando recentemente una riflessione sul femminile plurale e sul ruolo della donna in relazione alla nostra patria.
Dopo aver esposto a Parigi e New York, siamo lieti di accoglierla a Roma all’inizio di ottobre 2020 per scoprire il suo universo attraverso tele e sete uniche.