
Edit Napoli, una fiera d’avanguardia dedicata all’arte contemporanea e al design. Incontro con i fondatori in occasione della quarta edizione.
La storia inizia sulle rive del Mar Tirreno, nell’assolata Napoli. Edit Napoli è nata dall’incontro tra Emilia Petruccelli e Domitilla Dardi tre anni fa. Tra loro c’è una doppia evidenza: l’amore per il design e l’artigianato in tutte le sue forme.
Insieme, propongono di esporre l’avanguardia del design contemporaneo in luoghi storici napoletani per la durata di una fiera. Designer, artigiani e produttori indipendenti anticonformisti si riuniranno per un fine settimana per celebrare il design di domani.
Dal 7 al 9 ottobre 2022, 80 partecipanti presenteranno le loro ultime creazioni in questa quarta edizione, occupando luoghi simbolici della città italiana. Tra questi, la maestra del design italiano Patricia Urquiola, l’architetto britannico Allegra Hicks, il designer olandese Piet Hein Eek e l’artista libanese Rumi Dall. Quest’anno l’attenzione sarà rivolta alle materie prime, al design sostenibile e responsabile.
Vi presentiamo Emilia Petruccelli e Domitilla Dardi, fondatrici visionarie di Edit Napoli. Un momento senza tempo.


Qual è la genesi di EDIT Napoli?
«EDIT Napoli nasce nel 2019 con l’ambizione di dare vita a una fiera esplicitamente dedicata al design d’autore in edizioni aperte (unlimited editions). Il nostro obiettivo è da sempre quello di supportare un nuovo concetto di design, basato su processi produttivi che puntano sulla territorialità, la sostenibilità e la qualità a dispetto della quantità. Ci siamo rese conto che mancava una vetrina che desse spazio a questo particolare settore e, forti delle nostre esperienze di buyer e curatrice, abbiamo voluto lanciarci in questa sfida e fare la nostra parte.»
3 parole per descrivere questa edizione ?
«Équitable, durable et responsable.»
EDIT Napoli, secondo appuntamento dopo il Salone del mobile di Milano?
«Non vogliamo porci sullo stesso piano del Salone del Mobile di Milano, che resta il punto di riferimento mondiale per l’industrial design. Proprio per la sua vocazione, EDIT Napoli si differenzia da un concetto di design più ampio, focalizzandosi su quella nicchia che è costituita dal design editoriale (unlimited editions design), una via di mezzo tra i processi produttivi artigianali e quelli industriali con una filosofia che attraverso cura, tempo e attenzione, dà vita a pezzi d’autore che diventano collezioni replicabili.»
Come si distingue EDIT Napoli ?
«La forza di EDIT Napoli sta nell’attenzione che poniamo nella selezione degli espositori che ogni anno arrivano a Napoli da tutto il mondo. C’è una curatela dedicata che punta a selezionare un determinato tipo di prodotti e brand adatti al nostro pubblico. We are kind but selective.»
In che modo EDIT Napoli fa dialogare patrimonio e arte contemporanea?
«Attraverso il programma degli EDIT Cult. Da un lato, infatti, abbiamo la fiera, con il suo ricco programma di espositori; accanto ci sono i contributi di nomi noti a livello internazionale, architetti e designer che ogni anno realizzano speciali progetti che vengono esposti nei luoghi simbolo della cultura partenopea. Sono lavori che hanno radici diverse e per questo motivo mettono in comunicazione vari ambiti del panorama artistico, focalizzandosi sui processi di progettazione: dall’arte, al design fino alla moda, il programma di EDIT CULT racconta la cultura stessa del progetto, all’interno di luoghi legati alla cultura napoletana. Napoli gioca un ruolo speciale in questo caso, città del dialogo per natura, accogliente e predisposta allo scambio, con la sua identità tipicamente mediterranea è terreno fertile per collaborazioni virtuose e commistioni che ogni anno caratterizzano lo spirito di EDIT Napoli.»


Qual è il tema principale di questa nuova edizione?
«Non c’è mai un tema dato da noi, raccontiamo sempre e comunque il design d’autore, in tutte le sue molteplici declinazioni. Quest’anno però emerge chiara l’attenzione alla ricerca delle materie prime, senza sprechi e con attenzione energetica.»
Come avete selezionato gli artisti e i talenti che esporremo per questa edizione ?
«Siamo una curatrice e una buyer, le nostre differenti peculiarità professionali, entrambe legate al mondo del design, ci consentono di avere una visione completa di questo mondo cosa che crediamo sia la nostra forza.»
In quali luoghi e monumenti saranno esposte le opere degli artisti di questa edizione?
«Attraverso il programma degli EDIT CULT, quest’anno apriremo al pubblico diversi luoghi, alcuni decisamente “magici”: la Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo ospiterà l’opera “DIVINAZIONE” di Allegra Hicks; la Chiesa museo di Santa Luciella sarà la location destinata a “Le Casette delle Pezzentelle” di Michele De Lucchi; alla Fondazione Made in Cloister ci sarà la retrospettiva “PARALLELS”, curata da Piet Hein Eek e Palazzo Venezia ospiterà il lavoro dell’artista libanese Rumi Dalle. Insieme a tutto questo, il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore rimarrà la location principale della fiera con l’area dedicata agli oltre 70 espositori italiani e internazionali.»
Quale giuria è stata selezionata per questa edizione?
«Quest’anno il premio al migliore inedito sarà assegnato da una commissione composta da David Alhadeff, fondatore della galleria The Future Perfect, dal designer e architetto Giuliano Andrea Dell’Uva, dalla CEO e direttrice artistica di Petite Friture, Amélie Du Passage, dall’architetta e designer Patricia Urquiola e dal direttore web di ELLE Decor Italia Alessandro Valenti. Anche qui abbiamo voluto voci plurali che possano giudicare sia l’efficacia culturale che commerciale di un prodotto.»


INFORMAZIONI PRATICHE
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