Le residenze per artisti di domani: ambienti unici per l’ispirazione e la co-creazione.
Se nell’immaginario collettivo la residenza per artisti assume le caratteristiche di Villa Medici a Roma, la sua immagine si sta modernizzando.
In un momento in cui la co-creazione è vista come un nuovo modo di favorire il dialogo tra le arti e le culture, le residenze d’artista fioriscono in tutto il mondo: alberghi, locande, palazzi e appartamenti d’epoca si trasformano in veri e propri incubatori di creativi.
Questi nuovi tipi di ospitalità, con i loro interni bohémien o spogli, barocchi o moderni, romantici o brutalisti, colorati o variopinti, nel cuore di un centro storico o su un’isola remota, sono aperti alle anime artistiche in cerca di ispirazione.
Pittori, fotografi, illustratori, scultori, autori e compositori, ma anche nuovi talenti creativi come attori, registi, coreografi e curatori, stanno portando avanti il dialogo tra arte e cultura in queste nuove residenze con un unico obiettivo: creare e far maturare un’opera d’arte…
Focus su queste nuove residenze d’artista che hanno il vento in poppa.
A Firenze, in Italia, Numeroventi è un esempio emblematico di neo-residenza per artisti.
Prendere ispirazione, creare e comporre in un gioiello del classicismo fiorentino del XVI secolo? È quanto offre Palazzo Galli Tassi, ribattezzato Numeroventi, ex palazzo del governatore italiano, un tempo ministero, poi fabbrica di sciroppi e oggi rifugio per creativi.
Martino di Napoli Rampolla, proprietario dei locali, Andrew Trotter, editore della rivista Openhouse, e Gianni Emiliani, architetto, hanno lavorato insieme per creare un rifugio eccezionale che combina un boutique hotel, una galleria d’arte, uno studio fotografico, un laboratorio e un caffè in un mix di vecchio e nuovo.
Ma soprattutto, Numeroventi rimane una residenza d’artista, concepita come un progetto vivente, un parco giochi con molteplici spazi che i creativi possono utilizzare per creare liberamente. Qui la luce naturale entra dal pavimento fino all’alto soffitto, grazie alle enormi finestre del palazzo. I mobili scandinavi e vintage si fondono perfettamente con i dipinti del Rinascimento italiano. Numeroventi è più che mai un luogo dove il cambiamento è incoraggiato.
Dirigetevi a Brescia, nel nord Italia, in un palazzo del XIII secolo che prende il nome dal suo proprietario Edoardo Monti, un esteta italiano con la passione per l’arte e il design che ha voluto reinventare il concetto di residenza per artisti.
Brescia è stata per secoli una calamita per gli artisti e uno dei principali centri del Rinascimento. La città lombarda, un centro importante nella storia dell’arte, continua a essere fonte di ispirazione, anche grazie a luoghi come Palazzo Monti.
Un tempo ospedale e dimora di una ricca famiglia, il palazzo fu acquistato negli anni Sessanta dal nonno di Edoardo Monti, che vi stabilì il suo studio legale e la sua abitazione. Nel 2017, Edoardo Monti ha raccolto la fiaccola e ha creato un nuovo tipo di residenza per artisti. All’interno del palazzo accoglie artisti in residenza, con i quali coabita.
Come il Contemporay Cluster di Roma, Edoardo Monti ha immaginato un luogo in continua evoluzione, una sorta di laboratorio creativo dove passato e presente, arte e design, si confrontano.
Quando se ne va, ogni artista dona un’opera d’arte, che trova poi posto nel palazzo storico.
Dopo Firenze e Brescia, si va a Toiano, nel cuore della Toscana. Albergo e residenza per artisti, la maestosa Villa Léna è nascosta tra cipressi, ulivi e pini. Qui il tempo sembra essersi fermato, con una dolce atmosfera di Dolce Vita.
Questo progetto alberghiero e artistico, guidato dalla consulente d’arte contemporanea Lena Evstafieva, dal musicista Jerome Hadey e da Lionel Bensemoun, comprende sette edifici. Gli spazi sono arricchiti da mobili antichi e oggetti locali. I visitatori sono invitati a condividere una vera vita comunitaria, pacifica e creativa, con gli artisti in residenza.
Gli studi sono aperti agli artisti per residenze temporanee. Accolgono artisti di qualsiasi provenienza: arte, musica, cinema, letteratura, ecc. Stimolare la loro creatività in un’atmosfera serena e felice.
Nel cuore della riserva forestale del Massiccio dei Maures si trova il Domaine du Muy: un’ex fattoria trasformata in un giardino d’arte contemporanea, con artisti in residenza per creare opere in situ. Il parco di sculture, progettato nel 2015 da Jean-Gabriel Mitterrand e da suo figlio Edward Mitterrand, presenta opere scultoree e architettoniche contemporanee.
La residenza mediterranea progettata da India Mahdavi si affaccia sui 10 ettari del Domaine du Muy e accoglie i suoi residenti. Completamente rinnovato, questo ambiente unico vanta una terrazza con vista sulle lenticchie galleggianti di Marta Pan... abbastanza da ispirare le anime creative.
A Valencia, l’artista-designer spagnolo Jaime Hayón ha allestito una propria casa di co-creazione, la Hayon Guest Home, per ospitare per qualche giorno artisti di ogni orizzonte in cambio di uno o più pezzi creati in loco.
In un vecchio appartamento Art Déco del 1920, mosaici e modanature valenciane, piastrelle dai colori intensi e soffitti a cassettoni si mescolano a mobili d’epoca e alle creazioni allegre e brulesche di Jaime Hayón. Il luogo si prepara ad accogliere le opere contemporanee dei futuri residenti.
L’obiettivo di questa residenza spagnola? Ispirare gli artisti in visita e far rivivere la storia del luogo.
Dopo Villa Médicis a Roma, Casa Velázquez a Madrid e Villa Kujoyama a Kyoto, l’Institut français prosegue il suo concetto di residenze per artisti francesi negli Stati Uniti con Villa Albertine a Los Angeles.
Villa Albertine è anche un’opportunità per artisti e creatori di scoprire gli Stati Uniti e di dialogare con la popolazione americana.
Mentre le residenze sono generalmente concepite come luoghi isolati dal mondo esterno per riflettere e creare, Villa Albertine offre un’esperienza diversa. Mira a spostare il baricentro dal luogo di residenza al territorio di residenza, invitando creatori e pensatori a immergersi nella realtà di un Paese in cui si stanno preparando le maggiori trasformazioni del mondo.
L’obiettivo è quello di accogliere creatori e ricercatori locali per interagire e confrontare diversi ambiti culturali – letteratura, podcast, fumetti, serie e film…