Villa Medici a Roma si rinnova.
La gioiosa e audace reinterpretazione di India Mahdavi.
India Mahdavi è un architetto francese di origine iraniano-egiziana, nota per il suo talento di colorista, che da diversi anni progetta ristoranti, hotel, mobili e boutique nelle principali capitali con uno stile inimitabile e decisamente moderno.
Dal ristorante Hôtel du Cloître di Arles, al banco Ladurée di Los Angeles, alla sala da tè Sketch di Londra, India Mahdavi illumina, ammorbidisce e aggiunge un tocco di poesia ovunque vada. Il suo ultimo progetto? La leggendaria Villa Medicis, arroccata sul Monte Pincio a Roma.
Nell’ambito del progetto “Restituire l’incanto a Villa Medici”, l’Académie de France di Roma ha commissionato a India Mahdavi la ristrutturazione di sei stanze storiche.
Con la collaborazione del Mobilier national, un importante centro di creazione e patrimonio dai tempi di Luigi XIV, e il sostegno della Fondazione Bettencourt Schueller, mecenate delle arti e dei mestieri da oltre 20 anni, lo storico ambiente in stile rinascimentale ha ricevuto un nuovo look.
Partecipate a una visita privata di questi prestigiosi appartamenti nel cuore della Grande Bellezza.
LA SALA DEBUSSY
Questa stanza deve il suo nome al compositore Claude Debussy (1862-1918), vincitore del Prix de Rome nel 1884 e residente all’Académie de France a Roma.
India Mahdavi ha creato un motivo materico e colorato: gli intarsi in legno, i tessuti e le ceramiche dei bagni fanno parte del suo universo grafico, che riprende i motivi geometrici che caratterizzano le scene religiose nella prospettiva del Rinascimento.
In particolare, ha progettato un letto-architettura dai colori freschi con un tocco di acidità, che evoca la musica di Debussy e fa rivivere la tradizione dello “studiolo”, come un trono di riposo da cui ammirare una vista eccezionale su Roma.
IL SALONE LILI BOULANGER
Il nome di questo salone è un omaggio a Lili Boulanger, la prima donna residente a studiare composizione musicale e vincitrice del Prix de Rome nel 1913.
India Mahdavi ha conferito al salone un’atmosfera intima e confortevole scegliendo di esporre un calco in gesso della Venere di Milo, il cosiddetto pianoforte di Debussy, i ritratti di cinque dei musicisti residenti, un tappeto di sua creazione e una serie di poltrone del Mobilier National, ridipinte per l’occasione.
Un tempo luogo di passaggio, il salone torna a essere un luogo di ospitalità per gli ospiti e i visitatori di Villa Medici.
LA STANZA DI GALILEO
Questa stanza è stata chiamata così in onore del famoso scienziato che soggiornò a Villa Medici in diverse occasioni.
Giocando con i mobili storici e i colori delle pareti, India Mahdavi orchestra colori e texture in base alla luce. In particolare, presenta un letto architettonico di ispirazione rinascimentale progettato da Craman Lagarde, che è stato rialzato per sfruttare la vista su Roma.
L’artista si ispira alla geometria fortemente spaziale dei mobili di Villa Medici per scegliere mobili dalle linee e dalle forme semplici e geometriche. L’intarsio, l’ebanisteria, la tappezzeria e la ceramica sono utilizzati per far risaltare i dettagli, le superfici e i materiali.
LA CAMERA DEGLI INNAMORATI
La Chambre des Amours fa parte degli appartamenti del cardinale Ferdinando de’ Medici, aperti ai visitatori. Deve il suo nome al soffitto, un tempo ornato da dipinti di Jacopo Zucchi sul tema degli Amori di Giove, ritenuti troppo licenziosi da Cosimo III de’ Medici, che li bruciò nel 1700. Oggi il soffitto è ornato da pannelli dell’artista contemporaneo Claudio Parmiggiani.
In questa sala, India Mahdavi ha creato una sottile composizione selezionando, ristrutturando e disponendo mobili francesi e italiani dal XVII al XX secolo provenienti dalle collezioni dell’Académie e del Mobilier national.
LA STANZA DELLE MUSE
Un tempo camera da letto del cardinale Ferdinando de’ Medici, la Chambre des Muses presenta un soffitto a cassettoni dipinto da Jacopo Zucchi tra il 1584 e il 1585.
India Mahdavi ha ridisegnato la stanza, rivestendola con un tappeto e sgabelli da vescovo in un colore verde creato appositamente per la Villa. Il tappeto si ispira alle forme geometriche delle aiuole del giardino della Villa e segue l’antica tradizione iraniana, paese d’origine della designer, di fare di ogni tappeto la rappresentazione di un giardino. Questo tappeto è stato realizzato dalla Manifattura Robert Four. In questo modo, India Mahdavi porta il giardino nello spazio interno, riaffermando il legame vitale tra l’edificio e il suo esterno, come immaginato da Ferdinando de Medici.
LA CAMERA DEGLI ELEMENTI
La Chambre des Éléments era la camera da letto del pittore Balthus, ex direttore dell’Académie. India Mahdavi si è ispirata al modo in cui Balthus aveva sistemato la sua camera da letto, ancora segnata dagli intonaci in stile fiorentino caratteristici del pittore.
Utilizzando i mobili, India Mahdavi ha modulato il suo intervento in questi spazi storici. Trovare il giusto equilibrio tra architettura, luce, arredamento e oggetti significa rendere manifesta l’idea del tempo, senza esagerare.
Questo progetto ci ha permesso di ripensare il modo in cui le collezioni sono esposte e di acquisire un dipinto di Odette Pauvert, la prima donna residente nel 1926.