Sperimentazione materiale e creatività artistica
quando arte e design si incontrano.
Luce su un minimalismo brutalista con accenti poetici.
Brutalismo minimalista, funzionalismo estetico, il duo italiano Draga & Aurel, fondato nel 2007 a Como, si distingue con un universo poetico e singolare.
Lui è un pittore, lei una designer. Insieme, portano le loro discipline in un dialogo armonioso tra sperimentazione materiale e creatività artistica. Strutture in ferro, bronzo, cemento o resina in colori aciduli, il duo moltiplica il gioco di materiali e colori.
La resina, un materiale a lungo decantato e difficile da lavorare, è diventato il materiale preferito di Draga & Aurel. In un sottile gioco di colori e trasparenze, sparge una nota di poesia nei pezzi del duo.
Un incontro con un duo che non passa inosservato ed è tanto ispirato quanto ispirante!
Cosa ha influenzato e formato il vostro gusto?
Draga: “Siamo affascinati dall’impulso creativo dell’era spaziale a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Questo periodo ci ha influenzato molto e ci riferiamo spesso ad esso nei nostri prodotti, sia che siano fatti per le aziende o nella nostra collezione Transparency Matters. Quello che ci piace di quegli anni è la vitalità, l’effervescenza, la sperimentazione, la fusione, ma anche l’approccio giocoso e non convenzionale. Penso, per esempio, a Gio Ponti, che ha combinato la sua formazione di architetto con un nuovo modo di concepire il design e il trattamento delle superfici, o a figure femminili estremamente eclettiche come gli architetti-designer Nanda Vigo e Gabriella Crespi. Anche gli stilisti dell’epoca, da Paco Rabanne a Courrèges, o gli artisti musicali come Lou Reed, Blondie e Patty Smith, o il fotografo Robert Mapplethorpe ci influenzano molto nel nostro lavoro”.
Il vostro stile in poche parole?
Draga & Aurel: “Unico. Ma anche ibrido e sensuale, il nostro stile è un dialogo costante tra arte e design, passato e presente. Non vogliamo affermare grandi verità, ma piuttosto esprimere la relatività. Assembliamo i nostri mondi e speriamo di trasmettere la stessa forza creativa agli altri”.
Il vostro mantra?
Draga: “Mi piace molto questa frase di Antoine de Saint-Exupéry: L’essenziale è invisibile per gli occhi”.
Aurel: “Sii sempre te stesso”.
La vostra palette di colori del momento?
Draga: “Questa è una domanda difficile perché il mio approccio ai colori cambia molto a seconda del momento e del mio umore. Mi piacciono molto le palette di minerali, quelle di pietre preziose. Mi piace usare i contrappunti nel colore. Per esempio, in alcuni dei nostri nuovi pezzi che presenteremo presto, abbiamo scelto colori pastello, ma sono sempre combinati con accenti intensi, quindi hanno una vera forza”.
Aurel: “Per quanto riguarda i miei dipinti, posso dire che ho appena scoperto IL colore che ora è un nuovo percorso che sto esplorando. Sento che la tavolozza di rosso, ocra, blu, viola è quella a cui mi sento più vicino ora”.
Un materiale preferito?
Draga & Aurel: “La resina per la sua imprevedibilità, brillantezza e trasparenza. Il cemento per la sua forza e potenza, ma anche perché è un esempio di un materiale umile che è stato completamente rivalutato nel tempo, grazie soprattutto a tendenze come il neo-brutalismo”.
Con quale progetto siete più impegnati al momento?
Draga & Aurel: “Stiamo lavorando alle nostre mostre per la settimana del design a Milano. Presenteremo nuovi prodotti sia con le aziende con cui lavoriamo, ma anche alcune installazioni in gallerie d’arte e design, come la galleria Rossana Orlandi e altri indirizzi che stiamo ancora tenendo segreti”.
Un movimento artistico preferito? Di cosa si tratta?
Aurel: “I miei riferimenti principali nell’arte vengono dall’espressionismo esistenziale di Mark Rothko e Sigmar Polke, ma anche da Gerhard Richter e Hermann Nitsch. Sono affascinato dal gesto della pittura e in questo senso apprezzo l’Action Painting di Pollock: le mie opere sono molto fisiche, primitive, sono fatte in orizzontale, sono sdraiato sul pavimento quando creo, richiede un vero sforzo fisico, un movimento. Infine, sono sempre stato anche affascinato dall’Arte Povera degli anni Settanta, e Jannis Kounellis è certamente uno degli artisti che mi influenza di più”.
Draga: “Direi il minimalismo di Dan Flavin o Donald Judd. Una delle nostre lampade, JUD, è in realtà un omaggio a questo artista”.
La vostra espressione italiana preferita?
Draga & Aurel: “Chi dorme non piglia pesci – It’s the early bird that catches the worm – in francese. Ci piace molto questa espressione perché è anche un incoraggiamento a non fermarsi mai e a lavorare sodo per raggiungere i propri obiettivi”.
C’è una scenografia che vi piace particolarmente?
Draga: “Ce ne sono molti, ma più recentemente sono stato incuriosito dai set della serie Netflix Halston e dal modo in cui ambienta alcune delle location più iconiche e glamour di New York negli anni ’70”.
Aurel: “Arancia Meccanica di Kubrick, per la sua estetica unica, nata e cresciuta dal gusto degli anni ’60 e ’70”.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Draga & Aurel: “In futuro, guardiamo sempre più alla fusione delle nostre due anime, cioè il design e l’arte. Abbiamo recentemente presentato una mostra a Roma: Per Speculum in Aenigmate al Cluster Contemporaneo di Palazzo Brancaccio in cui abbiamo espresso questo incontro e fusione delle nostre discipline.
Il prossimo passo sarà quello di trasporre questo concetto in altre gallerie e spazi d’arte: vogliamo proporre installazioni specifiche ed esperienze immersive, dove i confini tra arte e design si confondono. Il nostro concetto è ibrido e lo sarà anche la realizzazione: lo spazio espositivo diventa tridimensionale, occupando le pareti ma anche i pavimenti e, perché no, il soffitto. Il nostro lavoro è in uno stato di scissione perpetua, una scissione in cui si rivela la natura simultanea dell’oggetto come oggetto d’arredamento e opera d’arte. L’uso ordinario di ogni nostro prodotto è amplificato dagli infiniti riflessi proiettati dalle superfici in resina; è attraverso il riflesso che creiamo il dialogo tra gli oggetti e che ogni pezzo assume un nuovo significato”.
INFORMAZIONI PRATICHE
draga-aurel.com
Crediti © 2022 testo – Caroline Duperray
LdG Art & Patimoine