ARCHITETTURE A REGOLA D’ARTE : un omaggio all’architettura italiana del XX secolo.
Al MAXXI, a nord di Roma, il museo d’arte contemporaneo propone fino a ottobre 2023 una mostra sul tema delle grandi figure dell’architettura italiana del XX secolo.
Situato nel cuore del quartiere popolare Flaminio, il complesso museale di 30.000 metri quadrati si distingue per la sua architettura radicale che combina cemento, acciaio e vetro, opera magistrale dell’architetto Zaha Hadid.
All’interno, le pareti dipinte di bianco contrastano con le futuristiche scale nere, mentre la luce onnipresente sottolinea i giganteschi spazi espositivi. La complessità delle forme, le rampe sinuose, le pareti curvilinee invitano il visitatore a scoprire ogni mostra con occhi nuovi.
Come sempre, il MAXXI propone mostre di apertura forti e radicali che riflettono l’immagine del luogo. La mostra Architetture a regola d’arte mostra il profondo rapporto con l’arte presente nelle opere dei grandi architetti italiani della metà del XX secolo.
Una mostra romana da non perdere.
BBPR: il Brutalismo made in Italy
La mostra fa luce sulla mitica azienda italiana BBPR, che ha contribuito a ridisegnare la città di Milano nella seconda metà del XX secolo, creando allo stesso tempo mobili oggi così desiderabili.
BBPR è un gruppo di architetti italiani fondato nel 1932 dagli architetti Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers.
Lo studio milanese BBPR coinvolge – e concepisce – l’arte a 360°. Se il pezzo forte della mostra è la ricostruzione a grandezza naturale dell’avvolgente fondale della Pietà Rondanini di Michelangelo nel Castello Sforzesco, sono il Labirinto per ragazzi nel parco della X Triennale di Milano (1954) – ispirato ai graffiti di Saul Steinberg e a una scultura di Alexander Calder – e il negozio Olivetti di New York progettato con Costantino Nivola a saldare le due arti.
Un’architettura colta e interdisciplinare
BBPR si colloca al confine tra tradizione e modernità. I loro sistemi costruttivi incorporano strutture a montanti e travi ed elementi modulari in linea con il pensiero architettonico moderno. Il leitmotiv di BBPR? Adottare un approccio “caso per caso”, caso per caso. A differenza del modernismo, che sostiene l’abbandono delle forme storiche e la rottura con la città esistente, il BBPR cerca di reinterpretare queste forme e di preservare la continuità con l’ambiente esistente.
Dal restauro e allestimento dei Musei del Castello Sforzesco a Milano, all’architettura dello Studio Monaco Luccichenti che incorpora importanti opere d’arte; dall’allestimento di Costantino Dardi al lavoro con critici e artisti. L’esposizione di progetti, documenti, immagini e corrispondenza evidenzia il dialogo puntuale e pervasivo tra arte e architettura e la forte espressione artistica dei progetti architettonici in Italia negli anni Cinquanta e Sessanta.
Omaggio all’architetto romano Luigi Moretti
La mostra rende omaggio anche all’opera dell’architetto e collezionista d’arte romano Luigi Moretti.
Dal 1925 al 1930 Luigi Moretti frequentò la Regia Scuola di Architettura di Roma, dove si laureò con lode.
La vasta produzione architettonica, editoriale e grafica di Moretti (1906-73) lo ha reso uno degli architetti romani più influenti del secolo scorso.
La poesia e l’arte della struttura di Luigi Moretti
Influenzato dal razionalismo e dalla monumentalità classica dell’architettura mussoliniana, Luigi Moretti elaborò negli anni Trenta il piano regolatore del Foro Italico.
In particolare, progettò la famosa ed estetica Palestra Del Duce. Il suo interesse per il barocco, unito alla fascinazione per l’arte informale, indirizzò il suo lavoro verso configurazioni spaziali dinamiche e plastiche.
Roma gli deve anche la partecipazione a progetti urbani su larga scala.
Vero appassionato d’arte, le immagini proiettate testimoniano la profonda conoscenza dell’architetto delle arti del passato, da Giotto a Michelangelo e Borromini. Parallelamente all’attività di architetto, Luigi Moretti crea una propria rivista intitolata Spazio, Rassegna delle Arti e dell’Architettura, in cui fa dialogare sottilmente arte e architettura. Spazio divenne il nome della galleria d’arte di questo appassionato collezionista.
La mostra al MAXXI offre ai visitatori l’opportunità di riscoprire l’opera di Luigi Moretti attraverso il prisma dell’arte.
INFORMAZIONI PRATICHE
maxxi.art
Mostra “Architetture a regola d’arte” fino il 15 ottobre
Crediti © 2022 testo – Caroline Duperray
LdG Art & Patrimoine