Funzionalismo radicale, forme semplici e metalliche. IncontrO CON un designer al senso estetico innato.
Tra un funzionalismo radicale, quasi industriale, e materiali di lusso, il designer italiano Federico Peri coltiva un’estetica pura, minimalista e funzionale.
Dopo un promettente debutto alla galleria Nilufar, il giovane designer italiano, nato a Montebelluna, in provincia di Treviso, è riuscito a creare in soli dieci anni una firma così marcata che le sue creazioni di mobili lo hanno portato a diventare uno dei grandi nomi dell’interior design. Laureato dalla prestigiosa scuola di design IED di Milano, Federico traduce tutta la sua esperienza nelle sue originali creazioni, in cui passato e presente dialogano armoniosamente.
Le sue creazioni estetiche combinano reminiscenze formali di epoche passate con nuove strutture e materiali moderni. I suoi mobili sono rifiniti con uno standard elevato, utilizzando artigiani di diverse discipline, e la sua opulenza formale è esaltata dall’uso di materiali di alta qualità. Federico ci racconta le sue attuali ispirazioni.
Il suo stile in 3 parole ?
“Lineare, eclettico e al centro della materia.”
Cosa ha influenzato e formato il suo gusto ?
“Prima di tutto, la mia infanzia. Ho passato molto tempo a casa dei miei nonni, la loro casa era vicina alla loro fabbrica di scaffali. Lì, ho giocato con elementi metallici, che hanno contribuito a formare il mio gusto fin dalla più tenera età. Dopo di che, il mio gusto si è formato di giorno in giorno, sono stati soprattutto gli incontri e i progetti a formarlo e a continuare a influenzarlo.”
Da dove trova la sua ispirazione ?
“Ovunque! A volte basta una semplice passeggiata, una visita a una mostra o anche una chiacchierata con uno sconosciuto per stimolare la mia creatività. Tendo a lasciare che il mio istinto mi ispiri e mi guidi, cerco di assecondarlo approcciando il progetto con un metodo consolidato negli anni che si riduce a fare molte ricerche.”
Un materiale preferito ?
“Metallo.”
Con quale progetto sei più impegnato al momento ?
“La direzione artistica per un nuovo marchio che sarà esposto al prossimo Salone del Mobile. Sono il designer ma allo stesso tempo devo garantire la coerenza del marchio mettendo in evidenza i valori e le basi dell’azienda in questione.”
Quali sono le ispirazioni per questo progetto ?
“Ce ne sono molti, tutto ciò che ha a che fare con la cultura vivente. Traggo anche molta ispirazione dagli anni 70′. Dove alcune ispirazioni riguardano più i materiali, altre le proporzioni e le combinazioni di colori.”
Un movimento architettonico preferito ?
“Il Bauhaus mi ispira ancora molto. Mi piace il concetto di razionalismo che c’è dietro, le proporzioni e quasi tutto di questo movimento.”
Il prossimo pezzo di design che vorrebbe comprare ?
“Una lampada storica progettata dal designer Silvio Coppola negli anni ’70.”
Uno studio di design che ha individuato di recente ?
“Lo studio multidisciplinare Yakusha Design fondato nel 2006 dall’architetto ucraino Victoria Yakusha. Anche se è uno studio molto conosciuto, l’ho scoperto solo qualche mese fa e mi è piaciuto il loro minimalismo morbido.”
Un posto che gli piace particolarmente a Milano, a Roma ?
“L’accogliente boutique hotel Amabilia Suites a Milano che ho recentemente progettato, e il ristorante Matricianella a Roma!”
Un artista che ammira ?
“Il pittore Valerio Berruti, amo la sua sensibilità.”
Quali sono i suoi progetti futuri ?
“Lavoro su diversi progetti di product design che vanno dall’illuminazione ai mobili, dagli accessori agli interni. Nel disegnare questi progetti lavoro intorno al vetro, al tessuto e alla luce! Restate sintonizzati.”