Un universo dolce di toni pastello, un’ode al paesaggio mediterraneo e all’architettura del sud.
Una pittura solare che annuncia la primavera.
Una semplicità quasi monastica, colori tenui e caldi che ricordano il sole del Mediterraneo, luce diffusa, pareti immacolate, una tavolozza di colori pastello… Questa è la firma dell’artista di origine marocchina Loubna Rizqi. Il suo stile minimalista, morbido e sofisticato ci invita a un viaggio nel cuore del Mediterraneo.
Nel suo studio parigino, Loubna cattura la luce del sud attraverso un disegno delicato esaltato da una pittura a olio strutturata. Dipinge lontani paesaggi mediterranei e immagina paesaggi architettonici in mille sfumature di bianco.
Che si tratti di pittura a olio, pastello o matita colorata, Loubna esplora la luce e il passare del tempo. Il suo segreto: creare opere piene di nostalgia, ricche di luce e di poesia.
Loubna esporrà a Roma dal 13 al 28 aprile una collezione italiana di opere inedite nella sua mostra personale “D’où ruisselle l’or. ” presso LdG Art & Patrimoine.
Incontra un’artista dal disegno delicato e dall’estetica morbida e pura.
Il suo stile in poche parole?
Il mio stile è in costante evoluzione da quando ho iniziato a disegnare e dipingere. Attualmente è figurativo, molto incentrato sulla luce e con una dominanza di colori tenui. Le palme sono molto presenti nei miei dipinti, quando il soggetto lo permette”.
Ci parli dei suoi ultimi progetti artistici?
“Lo scorso giugno ho realizzato una serie di quindici dipinti per una mostra online con Partnership Editions chiamata From the Land of the Sun. È stata la prima volta che ho dovuto progettare una serie di dipinti appositamente per una mostra ed è stato molto impegnativo. Ero abituata a pensare a ogni quadro separatamente e l’esercizio della collezione ha cambiato completamente il mio modo di lavorare. Mi piace molto l’idea di raccontare qualcosa attraverso una serie di dipinti”.
Un altro progetto a cui mi è piaciuto molto partecipare è stata la mostra Really, only painting? con il collettivo di artisti belgi Breedlijn. Si trattava di una mostra collettiva in cui ho presentato quattro dipinti insieme a pittori di cui mi piace molto il lavoro. Nonostante gli stili pittorici molto diversi, il risultato era una potente armonia”.
Quali sono le vostre ispirazioni? Artisti che la ispirano?
“Le mie ispirazioni provengono da artisti molto diversi tra loro, appartenenti a movimenti ed epoche differenti. Il pittore spagnolo Joaquin Sorolla è probabilmente la mia maggiore ispirazione al momento. Adoro il suo trattamento della luce della costa spagnola sui tessuti. Di recente ho visto una mostra delle sue opere a Palazzo Reale a Milano e finalmente ho potuto ammirare il suo straordinario dipinto “Cucire la vela” (1896). Questo quadro da solo è una lezione su come dipingere la luce.
Per citarne solo alcuni, amo anche le pennellate espressive di Derain, la maestria dei verdi di Lois Dodd e la profondità emotiva dei dipinti di Hopper”.
I suoi ultimi preferiti in campo artistico?
“La mia ultima preferita in pittura è Louise Giovanelli. Il suo lavoro è impressionante. Mi affascina l’eccezionale luminosità che riesce a creare nei suoi dipinti. Il suo sublime dipinto Wager (2020) è uno dei miei preferiti.
Di recente ho anche scoperto e apprezzato il lavoro della regista Charlotte Wells con il suo primo lungometraggio Aftersun. Era da tempo che un film non mi toccava così tanto”.
Per quanto riguarda la musica, ascolto spesso l’album “When the Lights Go” dei Totally Enormous Extinct Dinosaurs, uscito lo scorso settembre. Un vero gioiello. Un ultimo preferito: il fotografo italiano Luigi Ghirri. Ho scoperto il suo lavoro passeggiando nella libreria Yvon Lambert di Parigi. Le sue foto sono straordinariamente morbide e sensibili. Posso guardarle per ore.
Un progetto da sogno?
“Penso che l’idea di dipingere in particolare per un luogo mi attragga molto. C’è un quadro meraviglioso di Bonnard che si chiama “Sul Mediterraneo”. L’ha realizzato appositamente per decorare lo scalone di una villa. Come altri pittori Nabis, si impegnò a confondere il confine tra la pittura come forma d’arte principale e le arti decorative. Più recentemente, l’artista Eva Jospin ha creato un’installazione al Museo Rodin per una sfilata di moda ed è stata sublime”.
Qualche accenno alla sua prossima mostra a Roma presso LdG Art Patrimoine?
“La mostra sarà presentata in diverse serie divise in due parti principali. Una si concentrerà sui paesaggi della costa ligure e l’altra sui dettagli di Venezia. Ho trovato interessante mettere insieme due regioni d’Italia che si affacciano su due coste diverse, e che quindi hanno ciascuna una luce, un’architettura e una storia differenti. Volevo anche diversificare le tecniche. Ci saranno quindi dipinti su legno, altri su tela e pastelli su carta”.
INFORMAZIONI PRATICHE
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Crediti © 2023 texte – Caroline Duperray
LdG Art & Patrimoine