Mena Fueco: una residenza per artisti unica nel suo genere, dedicata alla ceramica. Viaggio a Grottaglie e incontro con il fondatore, Francesco Urselli.
Nel cuore di Grottaglie, un piccolo paese della Puglia, Francesco Urselli ha creato nel 2020 Mena Fueco, una residenza per artisti unica nel suo genere, dedicata al trattamento della ceramica.
Gli artisti residenti raccontano storie di colori e forme attraverso ceramiche tanto uniche quanto fantastiche. Ispirazione, impastare, modellare, arrotondare, essiccare, cuocere… questo è il vocabolario quotidiano di questi artisti appassionati. Affascinati dal singolare, dalla bellezza del fatto a mano, questi artisti-ceramisti di tutto il mondo danno forma ad oggetti autentici al confine tra arte e artigianato.
Mentre alcuni, affascinati dal gesto artigianale e dalla forza delle materie prime, creano ceramiche organiche e scultoree dall’aspetto quasi primitivo, altri lasciano spazio alla spontaneità, immaginando pezzi pop e giocosi e divertendosi a reinventare i codici della ceramica. Tuttavia, sono tutti accomunati dal desiderio di superare i limiti della disciplina grazie a scommesse audaci e talvolta inaspettate. Tra gli artisti residenti: Coquelicot Mafille che sarà esposta a febbraio presso LdG Art & Patrimoine.
Francesco Urselli racconta a Mena Fueco.
Come è nata Mena Fueco?
“Mena Fueco è un sogno d’infanzia. Il progetto ha iniziato a prendere forma nel 2020, un anno dopo aver lasciato il mio precedente lavoro in una multinazionale. Ci sono voluti alcuni mesi di escursioni in Sud America e una pandemia globale per farmi riconsiderare tutte le certezze che avevo costruito nella mia vita. Mena Fueco è la storia di un ritorno alla vita di provincia, un cambio di rotta dopo più di dieci anni vissuti tra le grandi metropoli. È una nuova avventura, una scommessa audace e ambiziosa, ma è anche un luogo che sarà scolpito dal tempo e dalle persone che verranno a soggiornarvi.”
Come descriverebbe l’interesse locale per la ceramica?
“Grottaglie è un piccolo gioiello nel cuore della Puglia che vanta una tradizione millenaria nella produzione di ceramiche. Per secoli, famiglie di maestri vasai hanno tramandato questo mestiere con dedizione di generazione in generazione. Oggi l’eco di questi artigiani risuona dolcemente nel villaggio e alimenta alcuni artisti d’avanguardia della scena internazionale. Sono particolarmente grato ad alcuni amici come Giorgio di Palma, Rosario Elia, Arianna Tucci e Domenico Pinto che instancabilmente guidano e sostengono la nuova generazione di artisti e artigiani locali.”
Mena Fueco in poche parole?
“Mena Fueco è prima di tutto un luogo che promuove ed espone attivamente il lavoro di artisti ceramici contemporanei emergenti provenienti da tutto il mondo, ma è anche un incubatore di progetti audaci, un acceleratore di particelle creative, un parco giochi in perpetuo movimento”. Offriamo una selezione di opere insolite con una forte personalità e una storia straordinaria da raccontare. Sono opere che meritano di essere viste, artisti che meritano di essere conosciuti”.
Come è organizzata la residenza?
“Mena Fueco è un programma di residenza artistica non convenzionale che incoraggia i residenti a uscire dalla loro zona di comfort. Vogliamo collaborare con diversi artisti per promuovere la diversità artistica. Invitiamo quindi una serie di creativi provenienti da contesti diversi a progettare e produrre manufatti non convenzionali, sfidandoli a esplorare i limiti della loro immaginazione e a produrre opere che hanno sempre sognato di realizzare, ma che non hanno mai avuto l’opportunità di creare.”
Quale sostegno offrite agli artisti residenti ?
“I residenti vivono in un rustico leggermente fuori città e lavorano negli spazi di Mena Fueco all’Ex-Frantoio, nello storico distretto ceramico di Grottaglie.
Non chiediamo ai residenti di creare opere specifiche da esporre o vendere, ma li invitiamo a sperimentare nella loro pratica. Se, attraverso questa residenza, diamo carta bianca agli artisti selezionati, li incoraggiamo a provare nuovi mezzi, nuove modalità di espressione artistica, li invitiamo a esplorare idee che espandono e sfidano le loro prospettive sull’arte.”
Come selezionate gli artisti residenti?
“Per questa prima edizione abbiamo ricevuto più di cento candidature da parte di un’ampia gamma di artisti. Ho avuto il privilegio di poter contare sul prezioso parere di un gruppo di colleghi e amici. Penso in particolare ad Andrea D’Aversa, Rosario Elia, fondatore dello studio di design Xoparo, Pancrazio Leonardo de Padova, fondatore di Cocaproject, il fotografo Dario Miale, Giorgio di Palma e Angelo Milano, fondatore di Studiocromie. È stato estremamente difficile fare una scelta, ma sono molto soddisfatto della selezione di artisti che ne è scaturita.”
Quali sono i suoi progetti attuali?
“Abbiamo recentemente ospitato tre dei cinque artisti selezionati per questa edizione, Dissenso Cognitivo, Claudia Marzocchi e Coquelicot Mafille. È stato fantastico e i risultati dei loro soggiorni saranno presentati molto presto. Ora attendiamo con ansia l’arrivo dei prossimi residenti: Leonardo Dini e Guillaume Kashima.
Parallelamente, sto lavorando allo sviluppo di Mena Fueco Lab, il nostro laboratorio di ceramica che ci permetterà di lanciare progetti più grandi e più produzioni.”